Tpl, l’attacco di Ciolfi: “Somme esigibili da due anni ma portate in consiglio solo ora”

Discussa la delibera per mettere in bilancio 2,2 milioni di euro di contributi regionali, il capogruppo M5S contesta i tempi

«Perché questi fondi per il trasporto pubblico locale arrivano in variazione di bilancio solo oggi?». Se lo chiede il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, dopo l’approvazione in consiglio comunale della variazione che consente l’attribuzione in bilancio di circa 2,2 milioni di euro erogati dalla Regione Lazio e destinati alla società CSC che gestisce il servizio per l’Ente.

«Parliamo di contributi divenuti esigibili nel 2022 per il primo milione e nel 2023 gli ulteriori 1,2 milioni. Ci sono voluti due anni per portare in consiglio questa variazione, somme importantissime alla luce delle difficoltà che sta attraversando l’azienda e delle recenti rimostranze, sfociate in diverse giornate di sciopero, da parte degli operatori».

«Come Movimento – dichiara Ciolfi – siamo dalla parte dei lavoratori, per la tutela dei loro diritti e adeguate spettanze, nonché dalla parte dei cittadini che pagano tasse onerose per avere servizi efficienti. Dire che l’istruttoria è stata complessa, come spiegato dalla dirigente, non basta a giustificare questo ritardo».

«Tra l’altro – aggiunge la consigliera – abbiamo appreso dalla stampa che si è potuto procedere alla variazione solo dopo il parere dell’Avvocatura. Peccato che questo parere non sia stato allegato alla proposta di delibera, tantomeno se ne è discusso nelle commissioni competenti».  

Queste le ragioni che hanno portato il capogruppo pentastellato ad abbandonare l’aula al momento del voto. «Ancora una volta – afferma Ciolfi – ci ritroviamo davanti a una giunta ipertrofica che non coinvolge i consiglieri e, in sede di assise, mal sopporta le domande che poniamo per avere chiarimenti». Una frecciata anche al presidente del consiglio Tiero: «Si rassegni a sedute che somiglieranno sempre di più a question time visto che non c’è altra sede in cui possiamo svolgere il nostro compito di indirizzo e controllo».

Tra le questioni sollevate dalla consigliera c’è anche la mancanza di un indirizzo preciso: «Non è chiaro per cosa saranno utilizzati questi 2,2 milioni di euro. Aumentare le corse? Rinnovare la flotta con mezzi elettrici? E la società farà a tempo a utilizzare queste somme vista la prossima scadenza del contratto? Il timore – sottolinea Ciolfi – è che si apra un lungo periodo di proroghe come accaduto con la precedente gestione Atral. Ci auguriamo che l’amministrazione abbia la situazione sotto controllo e stia già lavorando alla nuova gara, per evitare l’ennesimo ritorno al passato e a un sistema di inerzia che ha portato allo scadimento totale del servizio di trasporto locale».

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