Home Cronaca Truffa aggravata e riciclaggio: scattano arresti, denunce e 2 milioni sequestrati

Truffa aggravata e riciclaggio: scattano arresti, denunce e 2 milioni sequestrati

Gli approfondimenti hanno evidenziato come i fondi illecitamente percepiti venivano bonificati su conti correnti aperti in Stati esteri

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Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, reale e personale, nei confronti di quattro persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato, di autoriciclaggio con l’aggravante della transnazionalità, di sostituzione di persona e di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di complesse indagini di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria poste in essere dai finanzieri della Tenenza di Aprilia, che hanno permesso di ipotizzare l’esistenza di un sodalizio criminoso, in cui sarebbero coinvolti 9 soggetti, tutti indagati, e più società operanti sul territorio nazionale, che avrebbero indebitamente ottenuto finanziamenti per diversi milioni di euro, erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti per mezzo della SIMEST SPA.

Nel complesso sono stati individuati e ricostruiti circa 17,8 milioni di finanziamenti tra illecitamente ottenuti (€ 4,7 milioni), oppure già deliberati o formalmente richiesti e in fase di istruttoria (€ 5,9 milioni e € 7 milioni circa); di questi ultimi (circa 13 milioni) grazie all’intervento delle Fiamme Gialle è stata quindi scongiurata l’erogazione.

I successivi approfondimenti hanno poi evidenziato come i fondi illecitamente percepiti venivano bonificati su conti correnti aperti ad hoc, per lo più in Stati esteri, tra cui la Polonia, la Francia, la Spagna, la Georgia e gli Emirati Arabi Uniti.

Gli esiti delle investigazioni, nel cui ambito sono stati eseguiti accertamenti finanziari, bancari e antiriciclaggio, indagini tecniche e servizi dinamici sul territorio, hanno consentito di delineare un grave quadro indiziario, alla luce del quale il G.I.P. del Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti di 4 dei 9 indagati e un decreto di sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, per un importo di € 2.088.867, provvedimenti eseguiti in data odierna dai Finanzieri pontini.

Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati potrà considerarsi definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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