Il coordinatore nazionale dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – Ossermare, Antonello Testa, il 9 ottobre al TTG – Travel Experience di Rimini, ha presentato il nuovo studio sulle tendenze e gli scenari del turismo nautico in Italia per il 2024.
L’obiettivo del report è approfondire le caratteristiche della domanda del turismo nautico, analizzandone i comportamenti, le nuove tendenze in atto, le scelte di consumo e le aspettative, con il fine di delineare un’analisi che fotografi i bisogni attuali e potenziali dei turisti in barca, intervistati nel corso della vacanza direttamente nei punti di attracco dei porti turistici italiani.
“Oggi presentiamo qui a Rimini al TTG un nuovo studio condotto da Ossermare con Isnart e il Centro studi Tagliacarne sul Turismo Nautico Italiano, valutando tendenze e scenari. Come Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – Ossermare, da molti anni osserviamo e analizziamo i valori e i fenomeni legati all’economia del mare. Dal nostro dodicesimo Rapporto, presentato a Unioncamere lo scorso luglio, il valore aggiunto diretto e indiretto ha raggiunto i 178,3 miliardi di euro, pari al 10,2% del PIL nazionale, con più di un milione di occupati e 227.975 imprese. Il turismo legato all’economia del mare, considerando i valori che contribuiscono a questo settore, rappresenta attualmente un quarto del totale e il suo trend è in continua crescita”. Ha dichiarato Antonello Testa, coordinatore di Ossermare.
L’analisi
L’analisi parte dal profilo e dalle abitudini del turista in barca. Il 64% dei turisti ha un’età compresa tra 31 e 50 anni.Più di un turista su due ha un livello di istruzione superiore (diploma). Il 58% si colloca in una fascia economica medio-alta o alta. Un turista su due trascorre in barca tra le 3 e le 5 notti. Il 36% si trattiene in barca per più di 5 notti. Il 18%, oltre alla barca, alloggia in un’abitazione di proprietà, il 40% dei turisti viaggia in coppia, 1 turista su 2 viaggia con la famiglia. Il 95% in prevalenza è italiano.
Le imbarcazioni utilizzate dai turisti sono: 36% barca a vela, 64% barca a motore, di cui il 59% barche in affitto e il 41% barche di proprietà. I motivi per cui i turisti scelgono un porto sono: per il 34% la scoperta e la visita del territorio, per il 25% la consuetudine (clienti abituali), per il 18% la qualità dei servizi, per il 15% la comodità degli spostamenti, e per il 7% la convenienza dei prezzi.
Le attività dei turisti in barca (possibili più risposte):
- 64% escursioni
- 37% snorkeling
- 31% pesca
- 23% ittiturismo enogastronomico
- 17% pescaturismo
Le principali motivazioni per scegliere una destinazione (possibili più risposte):
- 34% luogo ideale per riposarsi
- 24% desiderio di vedere un luogo mai visitato
- 20% bellezza della natura e contatto con essa
- 19% Facilità di raggiungimento
- 18% casa di proprietà nella località
- 15% interesse enogastronomico e per i prodotti agroalimentari tipici locali
Le attività preferite dai turisti sul territorio sono:
- 52% escursioni e gite nelle aree interne
- 45% visita del centro storico
- 33% degustazioni di enogastronomia locale
- 32% partecipazione a eventi enogastronomici
- 24% visita a musei e/o mostre
- 24 % shopping
- 19% visita a monumenti e siti storici
- 15% partecipazione a eventi tradizionali e folkloristici
I servizi ritenuti indispensabili dai turisti in un porto (possibili più risposte):
- 59% spazi e strutture principali a terra
- 57% spazi e strutture in mare
- 52% uffici, servizi e informazioni per clienti
- 36% informazioni turistiche
- 35% strutture di servizio
- 33% servizi di ordinaria manutenzione
- 25% servizi di pulizia, lavaggio della carena, pulizia assi ed eliche
- 21% laboratori e officine
Previsioni sulle tendenze dei prossimi anni (possibili più risposte):
- 48% immersioni, escursioni
- 38% tender, surf, windsurf, kitesurf, sci, canoa, ecc.
- 34% crociere
- 32% chartering
- 23% pescaturismo e pesca sportiva
- 21% vela e regata
La domanda di turismo nautico nei porti turistici (possibili più risposte):
- I turisti preferiscono imbarcazioni a motore e barche
- Conoscere e visitare il territorio è la principale motivazione dei turisti in barca nei porti turistici, seguita dall’essere clienti abituali e dalla qualità dei servizi.
- Tra i servizi, risulta importante la presenza nel porto di spazi e strutture principali sia a terra che in mare, nonché uffici, servizi e informazioni per i clienti, e servizi di ordinaria manutenzione.
- Nel periodo estivo, oltre la metà dei turisti rimane in barca per almeno 4 notti.
Oltre alle possibilità di relax che offrono (motivo di scelta della destinazione per almeno un terzo degli intervistati), le destinazioni vengono scelte dai turisti anche per la facilità di raggiungimento grazie a buoni collegamenti, ma anche grazie alla proprietà di una casa nelle vicinanze. La visita del centro storico, delle aree interne e le degustazioni enogastronomiche sono le attività più gettonate dai turisti, seguite dalla partecipazione a eventi enogastronomici. Per i turisti in barca, le spese portuali e le spese in ristoranti, pizzerie e bar superano la metà del budget totale della vacanza.
Acampora e la Camera di Commercio Frosinone Latina dialogano con il governo
“Il turismo nautico italiano sta vivendo il suo momento storico e la presenza per la prima volta in una fiera internazionale del turismo come TTG rappresenta un segnale importante che per noi è motivo di orgoglio, perché è il risultato di un grande lavoro che abbiamo portato avanti come Assonautica Italiana per il riconoscimento della nautica quale segmento turistico, a partire dal documento presentato al Governo nel 2022 per il tramite della Conferenza delle Regioni. Il turismo nautico è un settore che esprime un connubio di eccellenze e un asset strategico per il Made in Italy; porti turistici e approdi sono le porte di entrata del nostro Paese e riconoscerne il ruolo vuol dire creare opportunità per lo sviluppo dell’intero territorio, dalle coste alle aree interne. Come Assonautica italiana, che è il braccio operativo di Unioncamere e cioè dell’intero sistema camerale sull’economia del mare, stiamo facendo un grande lavoro per mettere a terra progettualità concrete, anche grazie ai risultati che stiamo ottenendo con l’organizzazione del Blue Forum di Gaeta”.
Ha aperto così oggi il suo intervento il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, al primo dei quattro convegni sul turismo nautico, organizzati dall’associazione il 9 e 10 ottobre per inaugurare la nuova sezione della fiera, dal titolo “Viaggio italiano. Presentazione istituzionale del Progetto, con Focus su “Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto” cui sono intervenuti il Ministro del Turismo Daniela Santanché, il Coordinatore della Commissione Politiche turistiche delle Regioni italiane Daniele D’Amario, il Vicepresidente Assonat- Confcommercio – Associazione Nazionale Porti Turistici – Eugenio Michelino e il Presidente di AS.TU.NA. Andrea Babbi, moderati dal Direttore del Giornale della Vela Luca Oriani.
Con “Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto” per la prima volta è stato proposto un piano di promozione del turismo nautico, che Assonautica, grazie al contributo del vice presidente vicario Francesco Di Fillippo, ha realizzato nell’ambito dell’Accordo di programma tra Ministero Turismo e Regioni in collaborazione con ENIT. Diciassette rotte nautiche interregionali e la mappatura di una trentina di itinerari turistici alla scoperta dell’immenso patrimonio storico, culturale, artistico, naturalistico ed enogastronomico dell’entroterra costiero e delle acque interne sono state inserite sul portale italia.it (il Tourism Digital Hub del Ministero turismo) ed ora è stato sottoscritto lo stesso protocollo per l’inserimento dei porti turistici italiani.
“Come Assonautica Italiana – ha proseguito Acampora – abbiamo instaurato una stretta sinergia con il Ministro del mare, che ci ha consentito di dare il nostro contributo alla definizione del primo Piano Triennale del Mare, licenziato dal CIPOM, e stiamo collaborando alla definizione del “Collegato sul Mare e sulla Blue Economy” che è sul tavolo del Governo. Siamo soddisfatti inoltre per il regolamento di attuazione del codice della nautica da diporto, che ha recepito le nostre istanze e che ci ha visto in prima linea da anni, con il vice presidente Marino Masiero, per far passare la nautica sociale, dall’introduzione del patentino all’obbligo degli scivoli. Dobbiamo quindi lavorare ad un Piano di sviluppo strategico del turismo nautico nazionale, come avviene già in molti Paesi europei, e lo dobbiamo fare insieme con i Ministeri (Turismo, Mare, Made in Italy, Infrastrutture), le Regioni, l’ENIT le Associazioni di categoria, perché serve un piano con una visione e regia unica. Ed è proprio in questa direzione l’inserimento anche del turismo nautico nel “Piano strategico di Sviluppo del turismo 2023-2027”, che grazie all’impegno del Ministro Daniela Santanchè, ha trovato una grande convergenza da parte del Governo.”
“Sono un’appassionata della nautica italiana – ha esordito il Ministro Daniela Santachè – ho un orgoglio che tutti dovremmo avere perchè siamo leader al mondo nella costruzione di super yacht. Il turismo nautico è un settore in crescita e va valorizzato. Abbiamo messo a disposizione dei porti turistici 5 milioni di euro per lo sviluppo tecnologico, ci siamo resi conto che non c’erano i wi-fi, ma ci sono ancora molte azioni da intraprendere, vedi il dragaggio dei porti o la necessità di adottare un piano di sviluppo dei porti, perchè il mercato è cambiato e la grandezza degli ormeggi è aumentata. È aumentata tantissimo anche la richiesta del turismo subacqueo. Vogliamo far diventare il turismo la prima industria del nostro paese.”