Tumori, identificato meccanismo chiave nella resistenza alle terapie: nuove prospettive di cura

La scoperta potrebbe portare in futuro a definire nuove opzioni terapeutiche in grado di contrastare la resistenza al trattamento

L’identificazione dei meccanismi molecolari dei fenomeni di resistenza alle terapie anti-tumorali è di fondamentale importanza per curare efficacemente i malati di cancro. Questo è ancora più importante nel caso delle cosiddette “terapie mirate” che permettono di colpire selettivamente uno specifico tumore, sfruttandone le vulnerabilità molecolari.

Una ricerca condotta dal gruppo di studio sulla stabilità del genoma presso il reparto Meccanismi, Biomarcatori e Modelli del Dipartimento Ambiente e Salute dell’ISS, pubblicata su Nucleic Acids Research, ha identificato un nuovo meccanismo molecolare che, in cellule tumorali difettive per i geni BRCA, determina l’insorgenza di resistenza al trattamento con inibitori di PARP; una delle terapie mirate ampiamente utilizzate per il trattamento di tumori al seno ed all’ovaio, ma più recentemente anche alla prostata. La scoperta potrebbe portare in futuro a definire nuove opzioni terapeutiche in grado di contrastare la resistenza al trattamento, oltre che allo sviluppo di un biomarcatore per individuare i pazienti che risponderebbero poco agli inibitori di PARP. 

Lo studio

In precedenza, lo stesso gruppo aveva identificato un meccanismo alternativo necessario a portare a termine la duplicazione del DNA e supportare la proliferazione cellulare in presenza di difetti di alcune proteine replicative. In questo meccanismo, il complesso DNA endonucleasico MUS81/EME1 avrebbe il ruolo cruciale di processare il DNA che si sta replicando, introducendo delle rotture che sono necessarie al successivo superamento di alcuni ostacoli da parte del macchinario di replicazione. 

In questo studio, finanziato tramite fondi del Ministero della Salute – Ricerca Finalizzata ed AIRC, il gruppo guidato dal Dr. Pichierri e dalla Dr.ssa Franchitto ha scoperto che il funzionamento deregolato del complesso DNA endonucleasico MUS81/EME1 in cellule difettive del gene BRCA2, uno dei geni di predisposizione al carcinoma mammario e ovarico, determina l’insorgenza di resistenza al trattamento con l’Olaparib, uno degli inibitori di PARP più usati in clinica. 

Infatti, la funzione deregolata del complesso MUS81/EME1 durante la replicazione determina la formazione di rotture al DNA le quali attiverebbero un sistema di riparazione indipendente dalla proteina BRCA2, bypassandone l’assenza e la connessa sensibilità agli inibitori di PARP. 

Le rotture indotte al DNA in questo contesto sarebbero quindi riparate attraverso un sistema dipendente da una DNA Polimerasi “speciale” la Polimerasi Theta, suggerendo che tale enzima potrebbe essere una speciale vulnerabilità di questi tipi di tumori. 

*Allo studio hanno partecipato in ISS: Eva Malacaria (ricercatrice), Carolina Figlioli (PhD student), Alessandro Noto (postdoc fellow) ed il gruppo è coordinato da Pietro Pichierri con la collaborazione di Annapaola Franchitto. -Fonte ISS

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l'intento di offrire al territorio "Una voce oltre la notizia". Nasce dall'esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti!

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Endometriosi, per oltre 134 mila donne tra i 15 ed i 50 anni almeno un ricovero

L'endometriosi è riconosciuta come malattia cronica invalidante: ha un impatto notevole sulla qualità di vita delle donne che ne sono affette

Rocca sull’Hiv: “Lavorare insieme per una corretta informazione e una diagnosi precoce”

Il presidente della Regione: "Nonostante le innovazioni terapeutiche e gli screening, i numeri dei contagi nel Lazio sono in aumento"

Retinopatia diabetica, screening massivo con l’intelligenza artificiale: la proposta degli oculisti

La retinopatia diabetica è la più temibile complicanza del diabete in grado di causare deficit visivi significativi fino alla cecità legale

Ematologia, un position paper per gestire al meglio le frontiere dell’innovazione terapeutica

Un documento, elaborato da The European House Ambrosetti, che si sviluppa in due linee di intervento e sette priorità d’azione

Campagna vaccinale contro l’influenza, nel Lazio oltre un milione di dosi consegnate

Le vaccinazioni stanno registrando una crescita sostanziale rispetto alle somministrazioni erogate nello stesso periodo dell’anno precedente

Alzheimer, uno spray nasale per contrastarlo. Ecco cosa hanno scoperto i ricercatori

Lo studio è dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -
- Pubblicità -