Il nostro sindacato “UGL Partecipate” esprime la propria piena solidarietà nei confronti di Simone Cicalone che ha subito un proditorio attacco da chi dovrebbe invece schierarsi con gli ultimi. Proprio questa vicenda dovrebbe portare tutti a porsi una serie di domande, ognuna delle quali rappresenta una contraddizione irrisolta delle forze cosiddette progressiste. Infatti, non è proprio chi è costretto a usare i mezzi pubblici per spostarsi o chi vive nelle periferie a essere più esposto ai problemi legati alla sicurezza? Non dovrebbe essere una priorità tutelare chi si trova in queste realtà? Oppure il fatto che si tratta di nostri connazionali li pone in una condizione, diversa, per certi versi inferiore agli appartenenti a una qualsiasi altra minoranza?
Il decoro, la sicurezza, la tranquillità non dovrebbero essere diritti fondamentali legati a qualsiasi condizione lavorativa? Ancor di più per quelle fasce di lavoratori come gli autisti o gli operatori ecologici, per citarne alcuni, che operano per “strada” o in orari difficili?
Non si rende conto chi ha stigmatizzato la coraggiosa azione di Cicalone che denunce forti ed esemplari come la sua, sono il sintomo del fatto che le persone normali sono esasperate?
La nostra forza sindacale, fedele alle proprie radici popolari ritiene invece che occorra comprendere come queste iniziative servono proprio a trasmettere il disperato grido d’aiuto che emerge dalle tante periferie in cui il nostro Paese è oggi frammentato. Periferie dove i nostri concittadini, connazionali sfiancati da questa infinita crisi (economica, finanziaria, sociale, ambientale) si trovano sistematicamente scavalcati e marginalizzati rispetto alla ‘minoranza di turno’; e per questo si sentono invisibili, paradossalmente mai oggetto di una vera e sentita solidarietà.
Queste le dichiarazioni del vice segretario nazionale UGL Partecipate Servizi Ambientali Marco Iannarilli.