È in programma per il prossimo fine settimana il nuovo appuntamento con la stagione di prosa del Teatro Comunale Gigi Proietti di Priverno, curata dal Comune di Priverno, dall’ATCL – Circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, e da Matutateatro. Venerdì 24 febbraio, alle ore 21, andrà in scena lo spettacolo UNA COMPAGNIA DI PAZZI scritto e diretto da Antonio Grosso, con Antonello Pascale, Francesco Nannarelli, Gioele Rotini, Gaspare di Stefano e con Natale Russo.
1945, fine seconda guerra mondiale: due infermieri gestiscono un manicomio con soli 3 pazzi, alle pendici di un paesino ai confini con la Campania e la Basilicata. La guerra si svolge nelle vicinanze, ma in questo manicomio nulla succede, queste cinque persone vivono la loro vita, come se intorno non fosse successo nulla, gli infermieri non si comportano da infermieri, ma con i loro pazienti c’è una confidenza come se fossero amici da sempre. È un manicomio quasi dismesso, dove sono rimasti soltanto Umberto, un cantante rinchiuso dal regime fascista perché troppo vicino ad ambienti comunisti, Federico un uomo di 60 anni che non parla quasi mai, dice soltanto poche parole e quasi incomprensibili, rinchiuso in manicomio perché omicida di un gerarca fascista, e Benni un ragazzo che vive da anni in ospedali e manicomi psichiatrici, abbandonato sin dalla nascita, logorroico e fissato con la pulizia.
Insomma c’è armonia, anche se quest’armonia viene interrotta, una settimana al mese, dal direttore del manicomio, un uomo molto severo, cinico che sfiora momenti di “malvagità”. Ovviamente gli infermieri cercano spesso di fare da “muro” a questi atteggiamenti ostili, ma senza nessun tipo di risultato. Un giorno viene scoperto, da uno dei “pazzi”, una cassaforte nell’ufficio del direttore, da qui i protagonisti, pensando che ci sia del denaro o pietre preziose, escogiteranno un piano per aprire la cassaforte, scappare con il bottino e conquistare una libertà meritata.
Uno spettacolo che tratta un tema forte con la solita ironia che caratterizza oramai da anni gli spettacoli di Antonio Grosso. La compagnia è la stessa che ha portato per anni in giro, nei migliori teatri italiani, lo spettacolo diventato un cult, “Minchia Signor tenente”.