Usa – È morto a 16 anni, il giorno dopo essere stato pestato da alcune compagne di scuola. La sua colpa stava nell’aver confessato di sentirsi “non binario”, né maschio, né femmina. Dopo la rivelazione, avvenuta un anno prima, non tutti i colleghi studenti lo avevano accettato e da tempo era vittima di bullismo. Così è stato coinvolto in una rissa con tre compagne. Il giorno seguente, mentre era a casa, si è sentito male ed è morto. La tragedia è avvenuta ad Owasso, in Oklahoma.
Non è chiaro se e come il pestaggio abbia contribuito alla morte dell’adolescente. La polizia di Owasso, secondo quanto diffuso dalla CNN, ha affermato che la vittima non è morta a causa di un trauma. “Le informazioni preliminari provenienti dall’ufficio del medico legale dicono che è stata eseguita un’autopsia completa e ha indicato che il deceduto non è morto a causa di un trauma”, si legge nel comunicato. La polizia ha poi rifiutato di rilasciare ulteriori commenti sulla causa della morte “fino a quando non saranno ricevuti i risultati tossicologici e altri risultati dei test ausiliari”. Il rapporto dell’autopsia sarà disponibile in una data successiva, non specificata, hanno aggiunto gli agenti. L’indagine sull’incidente è in corso.
La famiglia del 16enne ha accusato la scuola di non aver allertato l’ambulanza. L’istituto si è quindi difeso sostenendo di aver rimandato il giovane a casa dopo averlo fatto visitare da un infermiere e aver consigliato ai parenti di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti.