Un video porno sul sito salute.lazio.it. Non è uno scherzo né un hackeraggio. Come riportato anche dall’Agenzia Dire, accedendo al dominio si finiva su una piattaforma di contenuti hard. Il dominio, d’altronde, è molto simile a quello vero e regolarmente funzionante della Regione, Salutelazio.it. Tale dominio non è di proprietà della Regione Lazio ed è stato reso operativo nel 2021.
In queste ore l’accesso è stato oscurato dopo la segnalazione agi tecnici e agli avvocati della Regione. Ciò che è certo è che il caso di quasi omonimia sfruttato per ben altri fini è stato possibile in quanto nel 2006, anno in cui è stato istituito il dominio Salutelazio.it, non sono stati acquistati tutti i domini simili a quello ufficiale.
È praticamente bastato un punto in più per creare lo scompiglio: molti utenti, alla ricerca di informazioni e servizi per la salute, si sono invece trovati davanti le immagini erotiche. Il caso è finito in Regione e adesso si sta rimediando all’accaduto. Non si tratta comunque di un caso isolato, ma ci sono dei precedenti. Qualche anno fa un problema simile venne riscontrato su un portale rivolto agli studenti che volevano contrastare il fenomeno del cyberbullismo e del bullismo on line. Un sito creato dal ministero dell’Istruzione: smontailbullo.it. Il portale fu acquistato da un sito di escort spagnole, che promuoveva l’attività di prostituzione a Barcellona.